Giuseppe Conte: giurista, politico e presidente del consiglio dei ministri della repubblica italiana. Tante cose sono state dette e scritte su di lui, e tante se ne diranno in futuro: d’altra parte nulla si risparmia a uomini e donne di politica, la cui vita viene passata a setaccio nel tentativo di screditare e fare notizia. Sì, perché sembra che l’attività fondamentale di alcuni politici e giornalisti si riduca al parlare di sé e di forze politiche contrastanti con grande spirito retorico e poco intento civico. Anche in momenti di profonda crisi individuale e collettiva come quella attuale, data dal Coronavirus, i commenti non si sprecano.
Con l’intento di contrastare questa corrente, PXR Italy ha condotto una ricerca sugli italiani e per gli italiani, per dare voce alla loro opinione: si è indagato il livello di fiducia nel premier Conte durante l’emergenza Coronavirus. I dati parlano chiaro: 6 italiani su 10 (58 %) credono che Giuseppe Conte si stia dimostrando all’altezza dell’emergenza coronavirus. Tra i giovanissimi (18–24 anni), 7 italiani su 10 credono nelle capacità del premier, anche se la tendenza decresce con l’aumentare dell’età anagrafica.
Ma cosa ha fatto il premier per ‘meritare’ questa fiducia: in materia Coronavirus, o COVID-19, al momento sono usciti tre decreti firmati da Giuseppe Conte con lo ‘scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus’. Ognuno di questi ha promosso la graduale riduzione di assembramenti, trasporti e attività commerciali su scala nazionale: queste restrizioni, unitamente all’approccio trasparente dei ministri del governo Conte alla questione contagi e diffusione del virus, hanno portato l’OMS (massima autorità mondiale nella gestione della salute) ad affermare che “l’Italia ora è piattaforma modello, quello che stiamo imparando servirà all’Europa e al mondo”. Proprio il premier Conte ha incoraggiato gli italiani a fare appello al senso di responsabilità civica, ammettendo che: ‘il nostro sacrificio di rimanere a casa è minimo se paragonato al sacrificio che stanno compiendo […] negli ospedali [dove] c’è chi rinuncia e chi rischia molto di più’.
Ricordando la necessità di un approccio trasparente, il premier lavora in stretta comunicazione con le autorità dei paesi e delle organizzazione estere per garantire assistenza continua all’Italia. E nel farlo, come evidenziato dagli ultimissimi dati, ha la fiducia degli italiani.